sabato 22 febbraio 2014

Sulla premessa di Muhammad Iqbal al suo volume "Ricostruzione del pensiero islamico"





Quando Muhammad Iqbal negli anni ’30 del novecento, scrisse le conferenze poi raccolte nel volume “Ricostruzione del pensiero islamico”, probabilmente non immaginava quanto attuali potessero essere le sue intuizioni.
Iqbal cercava di rifondare e ricostruire la filosofia islamica ed in questo senso le esperienze di studio europee a Cambridge in Inghilterra - Cambridge fu scelta perché dava ampio spazio agli studi sulla cultura araba e persiana – e più tardi in Germania, furono estremamente significative per la sua formazione intellettuale.
Questo soggiorno europeo gli permise di studiare la filosofia occidentale e farsi delle precise idee sulla cultura scientifica e artistica d'Occidente: Dante, Goethe, Locke, Kant, Bergson, Nietzsche e le prime opere di A.N.Whitehead segnano definitivamente il suo pensiero.
Iqbal sognava un Islam solidale e capace di ritrovare quei fasti del tempo passato, che hanno decretato la fortuna e la gloria della cultura e della storia islamica.
 Cosciente dei drammi e delle sfortune che hanno diviso la religione e le nazioni islamiche in diverse correnti di pensiero, la sua opera è improntata alla ricerca dell'unità tra credenti e nazioni, tanto predicata dal Libro Sacro del Corano.
L’influenza del pensiero di Iqbal per i suoi contemporanei, fu notevole: Alì Shariati, figura imponente della cultura persiana moderna, ideologo della rivoluzione islamica iraniana che morì prima di vederla realizzata, studiò e assimilò il pensiero di Iqbal che così confluisce nelle opere di Shariati.

Per concludere vi presento la mia traduzione della premessa che Iqbal scrisse per il suo volume di conferenze. Si percepiscono in questa breve introduzione tutte le importanti tematiche che verranno presentate nel saggio.



PREMESSA


Il Corano è un libro che enfatizza 'l’atto' piuttosto che 'l’idea' . Tuttavia ci sono degli uomini per i quali non è possibile assimilare come processo vitale, quel tipo speciale di esperienza interiore di tipo religioso su cui la fede religiosa si fonda, perché quest’esperienza appare ai loro occhi come un universo alieno da ri/vivere.
Inoltre l'uomo moderno, abituandosi all’uso del pensiero razionale - uso che l'Islam stesso ha promosso, almeno nelle prime fasi del suo sviluppo culturale – si è reso meno capace di comprendere quest’esperienza che gli appare dotata di natura illusoria. Le scuole più autentiche del sufismo hanno senza dubbio, fatto un buon lavoro nel plasmare e dirigere l’evoluzione dell'esperienza religiosa nell'Islam , ma i loro rappresentanti in questi ultimi giorni, a causa della loro incapacità a comprendere il pensiero moderno, sono diventati assolutamente incapaci di ricevere nuova ispirazione dalla stessa modernità e dall'esperienza di questa modernità. Essi stanno perpetuando metodi che sono stati creati per generazioni che possedevano, per alcuni importanti aspetti, prospettive culturali differenti dalla nostra.
'La vostra creazione e resurrezione' dice il Corano ‘è come la creazione e la resurrezione di una sola anima.'
L’esperienza viva di quel tipo di unità biologica, incarnata in questo verso, richiede oggi un metodo fisiologicamente meno violento e psicologicamente più adatto ad un tipo di mente razionale. In assenza di tale metodo, la richiesta di una forma scientifica di conoscenza religiosa ci appare una richiesta del tutto naturale. In queste conferenze che sono state intraprese per conto della ‘Madras Muslim Association’ e sono state tenute a Madras, Hyderabad, e Aligarh, ho cercato di soddisfare, anche se probabilmente in modo parziale, questa richiesta urgente, tentando di ricostruire la filosofia religiosa musulmana tenendo debitamente conto delle tradizioni filosofiche dell'Islam e dei più recenti sviluppi nei vari campi della conoscenza umana. Il momento presente mi sembra favorevole per tentare una tale impresa.
La fisica classica sta imparando a criticare i propri fondamenti. Come risultato di questa critica, quel tipo di materialismo che in origine era inteso come necessario per la stessa fisica classica, sta rapidamente scomparendo, e il giorno non è lontano: Religione e Scienza potrebbero scoprire insospettate armonie reciproche. Si deve, tuttavia ricordare, che non esistono conclusioni certe nel pensiero filosofico. La conoscenza avanza e vie nuove di pensiero si affacciano con altri punti di vista ed argomentazioni che potrebbero suonare anche più convincenti di queste mie conferenze. Il nostro dovere è restare attentamente in osservazione nell'assistere al progresso del pensiero umano, e nello stesso tempo cercare di mantenere un atteggiamento critico e indipendente nei confronti di esso.

M. Iqbal




Nota della traduzione

Il testo da me tradotto si trova in originale in lingua inglese in questo sito:









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